—–pentagrammatica——
PREMESSA:
Leonardo da vinci figlio di CHATARIAH ebrea esule di famiglia ebrea
secondo le leggi del suo tempo e’ anche vedendo cio’ che il suo genio universale ha prodotto e’ (AL PRESENTE) ebreo a tutti gli effetti…
Quindi a mio parere il suo HOMO di VITRUVIO e’ una espressione ghematrica di cio’ che apprese in gioventù da MARSILIO FICINO.
La ghematria e’ una peculiarita’ dell’alfabeto ebraico, il quale veniva normalmente utilizzato sia per rappresentare le parole sia come sistema di numerazione sia di tipo additivo.
Ad ogni parola espressa in ebraico puo’ quindi essere associato un numero ottenuto sommando valori numerici di ogni singola lettera e la ghematria viene applicata per decrittare significati sottesi all’interno della tanak (bibbia ebraica) tramite il loro valore numerico.
Esistono vari metodi di ghematria, che vengono adoperati secondo vari livelli di esegesi ebraica omiletica ma, come ogni aspetto della torah sono applicati anche nell’approccio interpretativo della cabala il “SOD”.
Alcuni studiosi identificano due tipo di ghematriah: La forma rivelata che e’ prevalente in molti aspetti ermeneutici riscontrabili in tutta la letteratura rabbinica e la forma mistica pratica ESSENZIALMENTE CABALISTICA
Anche se la ghematria e’ piu’ spesso utilizzata per calcolare il valore di singole parole o frasi estese, aforismi talmudici,frasi dalle preghiere,nomi di persone,entita angeliche di DIO e altro materiale lirico significartivo i kabalisti li usano spesso per frasi arbitrarie e, occasionalmente per alcune lingue.
Alcuni casi di ghematria in arabo, spagnolo e greco compilati con le lettere ebraiche sono menzionate nelle opere di Rabbi Abramo Abulafia (ANCHE CERTI RABBI CHASSIDICI LA USANO). sebbene raramente per lo yiddish.
Tuttavia la lingua primaria per i calcoli ghematrici e sempre stata ed E’ L’EBRAICO E IN SECONDA BATTUTA MA IN MODO NETTAMENTE MINORE L’ARAMAICO.
Un commento biblico classico che incorpora la ghematriah e’ il “Arba ah Turim” di rabbi Yaakov ben asher.
La ghematria potrabbe essere stata introdotta nella cultura ebraica come sviluppo dell’isopsefiah che semplificando lo studio numerologico delle parole scritte in greco basato sul sistema di numerazione greco poi ripreso da Leonardo orfista della prima ora.
Inizialmente quasto metodo fu’ usato da scrittori antichi come tecnica crittografica, sopratutto per nascondere nomi di persona Dalla ghematria e dalla isopsefia si e’ sviluppata l’aritmomanzia, che altro non e’che l’analisi numerologica delle parole basate sull’alfabeto latino.
L’UOMO VITRUVIANO
Uno dei postulati di ogni tetaurgia che si rispetti e’ che l’uomo e’ l’esatta immagine sia pur in scala del nostro
universo locale,considerando il tutto da un punto di vista oggetivo e’ che l’uomo percepisce come esistente
dall’esterno sia anche in modo o nell’altro rappresentato all’interno.
Cio’ che rende condo del celebre detto della “TABULA SMERALDINA” “CIO’ CHE E’ IN ALTO E’ COME CIO’ CHE E’ IN BASSO
Gli insegnamenti misterici ci dicono dunque che l’uomo si e’ formato con il concorso delle gerarchie celesti, ciascuna delle quali discese e si incarno’ nella umana natura, onde nel “LIBRO DEI MORTI” degli antichi egizi troviamo numerosi accenni alla correlazione delle varia parti costituenti l’essere umano ad entita universale,tenendo presente sopratutto che la teologia menfitica suole richiamarsi al principio emanazionistico, ove la primigenia divinita’ creatrice(PTAH) si originano per “EMANAZIONE” le successive divinita:analogo principio lo riscontriamo nella dottrina cabalistica a conferma dell evidente influsso che l’antico egitto (mitzaraim in ebraico)ha avuto sulla misterosofia ebraica negli olte 300 anni vissuti dagli ebrei nella terra del nilo.
Osservando dal libro della genesi “BERESHIT BARA ELOHIM ET ASHAMAIN VET ARETS” il cui vero significato letterale e’:
“IN PRINCIPIO LUI GLI DEI CREARONO IL CIELO E LA TERRA” infatti l’articolo singolare “EL” viene anteposto il plurale “OIM” percio la esatta traduzione (biglino incipit) e’ quella che ho riportato.
Cio indica chiaro e tondo che la divinita’e’ plurale essendo in essa insita la generalita’ delle manifestazioni da lei generata
(TRADIZIONE MASORETICA) per successive emanazioni cosi’ da “AIN SOFT” viene generata per successive emanazione keter che a sua volta genera per emanaziione “chokman”, da cui viene generata “BINAH” ecc.. fino ad arrivare a “malkut”, ovvero fino ad arrivare al piano del manifestato, del visibile.
Tornando al primo versetto della genesi vediamo come esso inizia con la lettera “BET” a cui viene attribuito il valore numerico 2 e la parola casa.
Quindi la genesi incomincia con qualcosa in grado di contenere quindi la casa. La prima casa dell’uomo e’ la madre e in anatomia “DURA MADRE e PIA MADRE” sono i nomi delle due membrane che contengono l’encefalo: la prima parola con cui comincia la BIBBIA e’ come abbiamo visto,”BERESHIT ovvero in principio, ma nella parola “BERESHIT”
la prima lettera e ‘ la “B” che contiene la parola “RESH” il cui significato e’ testa, inoltre il summenzionato versetto si compone di 7 parole ed il numero totale delle parole che le formano e’ 28, numero riferito al mese lunare intimamente connesso con i ritmi dell’essere umano non a caso nel martinismo si opera secondo i ritmi dei mesi lunari,PER ESEMPIO LE 14 meditazioni dei “PENSIERI SEME di sedir,ciascuna delle quali viene eseguita dall’iniziato per 2 giorni con un ciclo di 28 giorni ed il silenzio del “GIORNO DEL SILENZIO” del novilunio interamente dedicato alla purificazione.
Inoltre dice la genesi che DIO fece l’uomo a sua immagine e somiglianza.
Il nome di DIO e’ com posto dalle lettere IOD-HE-VAU-HE il cui valore numerico e’: 10+5+6+5=26.
Dunque il numero della divinita’ e’ 26 e’ tale numero e intimamenta correlato al corpo umano e questo leonardo lo sapeva bene,infatti il peso medio di ogni neonato e’ 2,6 kg, ventisei miliardi di cellule costituiscono il suo piccolo organismo pienamente sviluppato.
Lo scheletro di un piede e’ formato da 26 ossa e la riflessologia plantare ci insegna che il piede e’ la sintesi di tutto il corpo.
Lo scheletro umano e’ formato da 206 ossa e nuovamente compaionoil 2 e il 6.
Ma parimenti sappiamo che l ‘uomo e’ un microcosmo , dunque esiste un rapporto stretto tra l’uomo e il cosmo, tale rapporto e’espresso dal numero degli atti respiratori mediamente compiuti da un uomo adulto nell’arco delle 24h; tale numero e’ pari a 25920,tale e’ anche il numero degli anni che il punto di primavera percorre per attraversare un intero ciclo zoodiacale (PRECESSIONE), pertanto 25920 costituisce l’anno platonico o anno cosmico arrotondato a 26.000, quindi ogni 2160 anni l’equinozio di primavera cadra’nel segno astrologico precedente: dai gemelli al toro,dall’ariete quindi ai pesci.
Di nuovo compare il n.26 il numero di DIO….accanto al sistema numerico classico la cabala utilizza altri sistemi ghematri piu complessi il piu noto e’ quello geometrico;esso si basa sul fatto che essendo 22 le lettere dell’alfabeto ebraico, e’ possibile inscrivere in un cerchio di 22 poligoni regolari e mediante i loro lati queste figure geometriche dividono i 360 gradi dell’angolo giro del cerchio e cominciando dal triangolo equilatero (ALEF) con i suoi tre lati corrisponde al valore numerico di 1 ed al valore geometrico di 3 (ovvero tre gradi del cerchio), si passa al quadrato che con i suoi 4 lato corrisponde al valore nemerico di 2 e quello geometrico di 4 (4 GRADI DEL CERCHIO), poi al pentagono che con i
suoi 5 lati corrisponde al valore numerico di 3 e al valore geometrico di 5 (cinque gradi del cerchio) e cosi’ via fino alla 22 lettera “TAU” a cui corrisponderà il valore numerico di 400 ed il valore geometrico di 360, ovvero 360 gradi del cerchio.
Ora partendo dal valore geometrico delle lettere’ dell’fabeto ebraico esaminuiamo il valore del nome del massiah (riparatore) ovvero “JOSHUA”, formato dalle lettere IOD-HE-VAU-SCHIN-HAIN i cui valori ghematrici sono,18,8.9.180.45 per un totale di 260.
Nel 260 il 26 valore complessivo del nome divino e’ posto ad un livello superiore rispetto a quello delle decine:
Se a questo punto consideriamo la formula pentagrammatica dei Martinisti (vitruvio) ovvero l’inserimento della SCHIN nel nome ineffabile della divinita'(IOD-HE-VAU-HE) sommando i valori ghematrici delle singole lettere 18(IOD), 8 (HE),9 (VAU),8(HE),180 (SCHIN) otteniamo, per riduzione teosofica 2+2+3 si ha il valore di 7…..
Gia’ 7 IL NUMERO PERFETTISSIMO CHE IL CREATORE IMPIEGO’ per L’EMANAZIONE E LA SALVEZZA FUORI DI OGNI SFERA DIVINA….il suo valore indubbio sta nel fatto di non poterlo dividere in parti uguali senza distruggerlo e snaturarlodunque la sua impossibilita a dividerlo per 2,numero di confusione e’ segno della sua perfezione….E’il segno degli spiriti superiori che dovevano servire da causa sicura e operare ogni specie di movimento nelle forme create nel cerchio universale (HOMO VITRUVIO).
Inoltre il 7 corrisponde all’ultimo giorno della creazione ove la divinita’ “SI RIPOSA” contemplando la propria opera.
Dunque l’agire e il consacrare in nome di IOD-HE-SCHIN-VAU-HE vuole significare agire teouturgicamente per mezzo del 7 con tutto cio che comporta, mi riferisco alle recenti uscite vaticane cui andrebbe ricordato tutti questi insegnamenti”SE NON VUOL FINIRE NELLE FAUCI DEGLI SPIRITI RIBELLI E PREVARICATORI sic………
Con questo si capisce benissimo come il genio di Vinci abbia voluto condensare tutto il suo scibile e il suo amore viscerale per la conoscenza prendendo anche dei rischi che neppure la signoria de DE MEDICI poteva far finta che!!! infatti fu accusato di necrofilia e stregoneria con il suo uomo di fiducia e amante SALAI, se la cavo’ per il rotto della cuffia, ma fu’ costretto da LORENZO DE MEDICI a cambiare aria in quel di Milano come musico alla corte del MORO ma questa e’ un altra storia.
Concludendo un ulteriore significato della formula pentagrammatica sta nell’inserimento del principio fuoco “shin” accanto al principio aria “iod” al principio acqua “he” ed al principio terra “vau”: quattro principi necessari al compimento dell’opera suddivisa in 4 fasi NIGREDO (terra) ALBEDO (acqua) RUBEDO (fuoco) AUREDO (aria)
Altra e ultima ma non meno importante considerazione sulla formula pentagrammatica consente di verificare come l’aggiunta della “SCHIN” valore numerico 300 al n 26 valore numerico del nome ineffabile , consente di ottenere un valore numerico complessivo dello IOD-HE-SCHIN-VAU-HE pari a 326.
La riduzuione teosofica di tale numero3+2+6 e’ uguale a 11 che nel taro (tora’ la legge ) corrisponde alla forza (ORGONE) energia suprema direttamente promanata dalla divinita a cui nulla e nessuno puo’ resistere.
Tale entita’ nel TARO viene raffigurata come una graziosa regina che senza sforzo alcuno doma un leone infuriato,simbolo della foga indisciplinata e di veemenza passionale. Non si tratta di uccidere la belva che e’ in se…ma di ammansirla trasformando le proprie umane pulsioni e inadeguatezze poiche’ cio che e’ “VILE” va nobilitato come il vile piombo in oro.
Suonano profetiche le parole del grande leonardo e della sua canzone.
mutus liber
Perche’ mi dai cio’ che non voglio
prometeo ti rubo la vita?
fammi albero che io veda cio’
che non posso vedere
che io oda cio’ che non posso
sentire…..
che io torni da dove mi hanno
sdradicato……
Riconosci la lingua prima della
parola…..
Quando eravamo umani e separati
sentiti foglia,sciogliti nella terra….
lasciati esistere come quando non
c’ero……..
Roma 28.03.2015 Gavriel Lovari
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