GLI ASPETTI E L'ARMONIA DEI NUMERI IN ASTROLOGIA

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Perché i segni sono 12 e non 11 o 13?
Perché la ruota zodiacale è proprio di 360 gradi?
Perché il numero 3 (trigono) ci appare armonico, mentre il 4 (quadrato) appare pesante?


Ecco una considerazione sull'antico significato simbolico ed emotivo dei numeri, significato che si riflette anche nella cultura astrologica. L'articolo che segue è protetto da copyright, inizialmente pubblicato con il titolo "Armonia dei numeri".
Luigia Bressan "Armonia dei numeri". Copyright 1996, Padova.
I numeri non sono semplicemente quantitativi, ma esprimono simbolicamente delle idee, delle qualità. Le caratteristiche simboliche dipendono anche dalle valenze matematiche di un numero. Le cifre più semplici o più "ordinate", divisibili, comode da usare, sono entrate a far parte dei sistemi di pesi e misure, nella vita quotidiana, della suddivisione del tempo e dello spazio. Sono numeri a noi familiari, quindi "buoni", positivi. 
Al contrario, altri numeri, scomodi per le loro caratteristiche matematiche, ci appaiono strani, "ostili", diffidiamo di loro.
Più o meno tutte le cifre pari ci sembrano familiari, comprensibili, accettabili. Il problema si pone invece per i numeri dispari, ma non per quelli più semplici che restano all’interno della decina e che quindi si possono contare con le dita della mano (com’è facile raffigurare il 3 con pollice indice e medio! Il 5 con la mano intera, o il 7 con una mano e due dita dell’altra!), quanto piuttosto per i numeri dispari che scavalcano la decina: 11, 13, 17, 19 ci sembrano numeri strani. In inglese "odd" significa numero dispari, ma è anche un aggettivo che si può tradurre come "strano, bizzarro, eccentrico".
Il tredici è un numero "strano". Numero primo,  non divisibile, non ha però l’armonia di altri numeri primi, come il cinque o il sette. Non rientra in nessuna caratteristica del corpo umano (cinque invece sono le dita della mano), né della divisione del tempo (sette sono i giorni della settimana, collegati con la scansione ciclica della lunazione). Il 13 interrompe la completezza di un ciclo, arrivando dopo l'armonia del 12.
Dopo la pienezza del dodici (12 sono i mesi, i segni zodiacali, gli apostoli, dodici erano gli dei  greco-romani, dodici è un’unità di misura, la dozzina), il tredici porta uno squilibrio, sembra quasi un insulto all’ordine del mondo, all’armonia della natura. 
È un numero che non capiamo, un numero che rifiutiamo... così come non capiamo il perché del male nel mondo, il perché della morte, della fine delle
cose, della bruttura e della sofferenza. Tredici è il numero di Giuda, tredici è nei tarocchi l’arcano senza nome e senza volto: la Morte. È dedicato all’Anticristo il tredicesimo capitolo dell’Apocalisse. 
Ma nell’ultima cena il tredicesimo può essere Giuda oppure Cristo stesso, destinato al sacrificio, alla morte della sua natura umana. 
Il 13 è un numero fuori dalle regole, un numero di rischio e di pericolo, ma anche di opportunità. Ulisse, che era il tredicesimo ad affrontare il Ciclope,  riuscì a sfuggirgli. 
Mentre invece il re Filippo di Macedonia, che volle aggiungere la sua statua come tredicesima tra quella dei dodici dei, fu assassinato. Insomma un numero che non permette di rimanere nella tranquillità protettiva del gruppo, del gregge. 
Uscendo dall'armonia e dalla grande divisibilità del 12 (considero il dodici come il numero del gruppo e della comunità, i 12 apostoli, i 12 cavalieri della tavola rotonda, ecc.), il 13 costringe ad un confronto e ad un rischio.
Le religioni, non solo le primitive, sono intessute della simbologia dei numeri: la trinità, i sette sacramenti, le sette virtù ecc. Nelle fiabe, nei deliri dei malati mentali, nei sogni, nell’esoterismo, nella magia, nelle società segrete, compaiono riferimenti numerici. Insomma la nostra mente ha rivestito la matematica di connotati metafisici (vedi i pitagorici) o simbolici.

Nei sogni spesso compaiono riferimenti numerici che comunque, in genere, sono di tipo personale ed individuale, legati alle specifiche esperienze del soggetto. 
Un numero nel sogno può far riferimento ad un’età, ad un anno, ad un numero civico presso cui abitavamo in un periodo della nostra vita che è importante (per similitudine o contrapposizione) a quello attuale, ecc.
I tarocchi sono molto ricchi di simboli anche per il discorso numerico, ma non tutti gli arcani sono significativi allo stesso livello, perché con i secoli una parte della loro simbologia si è deformata e deteriorata, degradata e volgarizzata. Nel trattare la simbologia numerica, farò riferimento a quegli arcani che appaiono ben lineari ed evidenti nel loro collegamento numerico.

I numeri dispari vengono considerati maschili e attivi, spesso sono collegati con l’energia e con il movimento, con la spinta in avanti. Agiscono sulla realtà, incidono sul mondo, esteriorizzano una spinta interiore. 

I numeri pari sono femminili, passivi, ricettivi, legati all’interiorità, alla vita personale, intima, privata. Più che agire, ricevono, accolgono, avvolgono, inglobano, accettano, subiscono, maturano interiormente.

In astrologia il numero è di fondamentale importanza.
Intanto lo zodiaco si compone di 360 gradi, un numero speciale, divisibile per una gran quantità di cifre. I suoi divisori sono: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 12, 15, 18, 20, 24, 30, 36, 40, 45, 60, 72, 90, 120, 180. 
Il 360 va visto come il grande grembo che accoglie tutti i numeri astrologicamente significativi. Questa sua notevole divisibilità non va imputata solamente al fatto che è un numero grande. 
Per esempio il 560 è un numero ancora più alto, ma non può essere diviso né per 3, né per 6, né per 9, né per 12 e di conseguenza nemmeno per 15, 18, 24, 30, 36, 60, 90, 120, 180. Ha solo 18 divisori, mentre il 360 ne ha 24, pur essendo un numero più piccolo.
Di tutti i numeri in cui il 360 può essere diviso, è stato privilegiato, fin dall’antichità, il numero dodici. Infatti la volta celeste di 360 gradi è stata divisa in 12 segni e 12 case. 
Il dodici è un numero di completezza e di totalità a livello superiore, spirituale e materiale insieme, temporale e spaziale, ben diversamente dal numero 10 che è prevalentemente un numero di ordine concreto e terreno, più limitato.
Dopo il numero dodici, gli altri numeri di  particolare rilievo all’interno dello zodiaco sono quelli dall’uno al  sei. Le case zodiacali sono 12, ma in realtà si tratta di 6 polarità: non per niente le tavole delle case non riportano 12 valori, bensì sei posizioni.
Quindi la casa prima, legata alla simbologia del numero uno, è complementare alla 7ª, mentre la seconda, in analogia con il numero due, è complementare alla 8ª e così via.
Dunque i numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6 sono fondamentali in astrologia e sono la base sia matematica sia simbolica delle 12 case, ma anche degli aspetti. 
Infatti gli aspetti principali, primari derivano dalla divisione del cerchio zodiacale tramite uno (congiunzione), due (opposizione 180), tre (trigono, 120), quattro (quadrato, 90). Con il numero 5 abbiamo il quintile (360:5=72), con il 6 il sestile. Questi sono gli aspetti più usati (il quintile è trascurato
dai pigri perché non è di immediata visualizzazione). Sono di notevole impatto, ma, se adoperati con un’orbita esageratamente larga, portano fuori strada.

Uno:  congiunzione
Inizio, unità, ego, spinta, azione, volontà, affermazione di sé. Il motto potrebbe essere: "Io sono unico". Numero maschile attivo.
La sua raffigurazione è una linea verticale che va vista come l’uomo in piedi, pronto all’azione, oppure come il bastone del comando o come il fallo. 
L’arcano numero uno dei Tarocchi è il Bagatto, cioè il prestidigitatore, l’illusionista, il mago che è in grado di trasformare la realtà, di gestire il mondo, dei "giocare" con gli elementi. È dritto in piedi,
con un bastone in mano.
La casa prima raffigura appunto la capacità del soggetto di imporsi sull’ambiente, la volontà, la determinazione, l’ego. L’aspetto di congiunzione riconduce tutto ad uno, ingloba la realtà in un’unità egocentrica.
Chi ha numerosi aspetti di congiunzione è caratterizzato da volontà e determinazione, ha una personalità spiccata. Tuttavia la congiunzione che riceve trigoni o altri aspetti ternari va ad incanalarsi nell’attività mentale, nel dialogo, nelle spinte evolutive e conoscitive. La congiunzione che riceve aspetti di quintile esprime potere, creatività, energia.

Due: opposizione
Il due è ovviamente numero di antitesi, raffigura una polarità, il contrasto, l’opposizione dei contrari: positivo e negativo, luce e tenebre, sì e no. Dall’opposizione dei contrari, come da una corda tirata in
direzioni opposte, può derivare una condizione statica, bloccata nella contrapposizione, ma è una stasi precaria, basata sul dubbio, sull’incertezza.
Il due è tradizionalmente concepito come femminile, passivo, recettivo. Rappresenta l’altro, il non-io, la materia. Materia che è sempre femminile e che racchiude nella sua etimologia il termine "mater" (madre).
Dunque la natura, la terra, statica e apparentemente inerte, che in realtà accoglie germi di vita, ma che non ha coscienza, consapevolezza, volontà
 In certi casi, uno dei due fattori (cioè pianeti) implicati nell’opposizione viene privilegiato, mentre l’altro è rimosso o represso o rimane immaturo e rifiutato, parzialmente soggetto a condizionamenti inconsci. 
Gli aspetti basati sul numero due, in particolare  l’opposizione, richiedono pazienza, sopportazione e sforzo graduale, per superare i condizionamenti e le contrapposizioni, per smuovere il peso degli automatismi inconsci ed istintivi.

Tre:  trigono
L’uno maschile, unendosi al due femminile genera il tre che è dunque simbolo di movimento, di evoluzione, di superamento. È il numero del cielo, dell’aria, dello spirito e della mente.
L’analisi che ne fa Jung dimostra che, a livello psicologico,  è un numero instabile, astratto e incompleto, in un certo senso immaturo, perché
manca della materia e della concretezza, apportata dal quarto elemento. Questo
aspetto di incompletezza del numero 3 vorrei collegarlo all’età evolutiva dell’adolescenza, quando il soggetto è ancora immaturo, ma sta imparando ed evolvendo, si trova in una condizione fluida, flessibile, ricca di potenzialità, non ha ancora chiuso e solidificato la sua personalità. È un numero di decisioni da prendere, di valutazione, di comunicazione, di trasformazione e di crescita, di potenzialità evolutive.
In astrologia il trigono viene generalmente esperito come  piacevole proprio perché non blocca, ma anzi fluidifica le forze planetarie implicate, permette lo scorrimento, piuttosto che l’attrito. 
Il trigono è anche un aspetto coerente, limpido, univoco:
inserendo un triangolo nel cerchio zodiacale, abbiamo solo tre aspetti possibili: congiunzione, trigono, trigono. Non è possibile l’opposizione, dunque non abbiamo il conflitto, lo sforzo.

Quattro:  quadrato
Inscrivendo un quadrato nel cerchio zodiacale abbiamo 4 aspetti possibili: congiunzione, quadrato, opposizione, quadrato. Questo aspetto, inglobando l’opposizione nella sua natura, può rivelare contraddizioni e ambiguità.
Fin da epoche remote, il quattro, associato alla figura geometrica del quadrato, venne visto come simbolo di stabilità, di solidità. Numero universalmente concepito come femminile e materno, associato alla materia passiva, recettiva ed inconsapevole, il quattro indica la ricerca della stabilità e della sicurezza, ma l’aspetto di quadrato segna che queste sono mete da conquistare, che c’è uno sforzo da sostenere per raggiungerle. 
Il quattro è legato ai ritmi temporali della vita sulla terra: quattro sono le stagioni, quattro sono le fasi lunari che vanno a costituire il mese. Il quadrato, nel tema, segnala delle scansioni temporali
nella vita del soggetto, delle tappe ben precise da attraversare, delle crisi da affrontare per giungere alla maturazione, all’integrazione degli aspetti diversi della personalità.
 L’aspetto di quadrato e i suoi derivati (semiquadrato e  sesquiquadrato) sono ricollegabili ai condizionamenti del passato, inteso in senso ampio e diversificato, quindi in senso individuale, psicologico, fisico, genetico ecc. Aspetto difficile da smuovere e da superare, pesa sul destino dell’individuo, per questo viene esperito come sgradevole. 
Inoltre riguarda spesso dei condizionamenti inconsci o  infantili, assorbiti dall’ambiente familiare nei primi anni di vita. Consente  tuttavia di affrontare i compiti e gli impegni con tenacia e costanza.

Cinque: quintile
Numero del centro, evolve dal quattro, collocandosi all’interno, al centro del quadrato. Riguarda la quintessenza, la sintesi e il superamento dei 4 elementi. È anche al centro rispetto ai quattro punti cardinali. 
Il cinque raffigura l’uomo (o microcosmo, cioè piccolo universo), la cui azione è collegata con le cinque dita della mano. Inoltre l’uomo in piedi con le braccia allargate si inserisce nella stella a cinque punte, il cui vertice è costituito dalla testa che domina sui quattro arti, così come la volontà del
numero cinque domina sui quattro elementi. L’uomo e il numero cinque sono il punto d’incontro del cielo (numero 3) e della terra (numero 2), cioè armonia tra materia e spirito. Unione del femminile due e del maschile tre, il cinque era anticamente considerato il numero di Giunone, dea del matrimonio. Anche per l’antica filosofia cinese è unione di yin (femminile) e di yang (maschile). 
In quanto numero del centro, è collegato con il cuore, sia in senso fisico (organo cardiaco), sia in senso metaforico (affetti). 
Nei tarocchi, l’arcano numero 5 raffigura il Papa, quindi la paternità, la protezione. Ma il suo multiplo, il 15, è il Diavolo, quindi i pericoli insiti nel potere. In alcune raffigurazioni dei tarocchi, il Diavolo porta in fronte la stella a cinque punte, rovesciata. 
Dunque il potere, l’energia, può mostrare un volto positivo o distruttivo.
Creazione, gioco, inteso come espressione creativa e di piacere, produzione spontanea, esente da sforzo, esente da obbligo e costrizione, come avviene nell’arte o nell’amore, queste sono le caratteristiche dell’aspetto di quintile. In effetti il quintile non prevede nella sua conformazione l’aspetto di opposizione, quindi di sforzo e costrizione. In questo è analogo al trigono. Invece altri aspetti, come il sestile, per non parlare del quadrato, hanno implicita nella loro figura l’aspetto di opposizione. 
Inserendo un pentagono nel cerchio zodiacale abbiamo 5 aspetti possibili: congiunzione, quintile, biquintile e ancora un biquintile e un quintile. Una grande energia si sprigiona dagli aspetti di quintile: il soggetto è in grado di dedicarsi per molto tempo a ciò che gli procura piacere (un hobby, una creazione artistica, ecc.). Valuteremo l’azione del quintile sulla creatività, sui figli, sulla procreazione, ma anche sulla sessualità. Influisce anche sul potere: il soggetto ha un io spiccato, non tollera imposizioni e condizionamenti, ha bisogno di esprimere la sua personalità: ricordiamo l’analogia con il quinto segno, leone, e con il Sole (re, oro, Dio).
Se la Venere di nascita è priva di aspetti stretti, l'eventuale presenza di un quintile stretto e preciso aiuta ad inquadrare la direzione che può prendere l'affettività.
Se il vostro programma di astrologia non dà gli aspetti di quintile, potete controllare, tramite la tabella che ho creato a questo proposito se nel vostro tema natale c'è qualche quintile: tabella.

Sei: sestile
Rappresentato nel simbolismo tradizionale con due triangoli con i vertici in direzioni opposte, alto e basso (ragione e materia, elevazione e caduta), il sei raffigura l’alternanza degli opposti, l’oscillazione delle polarità. Non per niente è legato ad un segno mobile, la vergine. Allude anche alla fatica dell’elevazione dal basso verso l’alto. il sestile, in quanto numero mobile, permette l’evoluzione,
il cambiamento, sebbene con lentezza. Scelta, dubbio, riflessione, fatica: il sei non è sempre un numero facile, ma è indubbiamente maturativo. 
Il sestile incide soprattutto nel lavoro e segnala aiuti o  appoggi dalle circostanze o dalle altre persone nella realizzazione professionale. Ma in determinate configurazioni può incidere sulle scelte positive di comportamento utili alla salute.
Lavoro e salute sono del resto i principali significati della casa sesta. Inserendo l’esagono nel cerchio zodiacale abbiamo sei aspetti possibili: congiunzione, sestile, trigono, opposizione, trigono, sestile.
In concreto, nel tema, bisogna stabilire se un sestile agisce più a livello binario, per la sua natura duplice, portando quindi indecisioni, condizionamenti, scelte da compiere; oppure se rivela maggiormente le possibilità mentali, conoscitive e fluide proprie al ternario. Infatti il 6 racchiude nella sua natura una valenza binaria che lo ricollega al due, ma anche una valenza ternaria, in quanto multiplo del tre. Altri aspetti concomitanti, un trigono, o, al contrario, un quadrato o un’opposizione, indirizzeranno il sestile in modo diverso, rivelando una condizione più facile e più fluida in un caso, più faticosa nell’altro.

Otto: semiquadrato e sesquiquadrato
I derivati del quadrato sono ingiustamente trascurati, ho dedicato una pagina di approfondimento all'aspetto di sesquiquadrato. Le considerazioni sono applicabili anche al semiquadrato, che però ha un effetto molto più sfumato e dev'essere esatto perché valga la pena analizzarlo nella carta del cielo.

SIMBOLOGIA DEI NUMERI NEI SOGNI

Se compaiono dei numeri nei sogni, richiederemo le associazioni al sognatore: cosa gli fa venire in mente quel dato numero? Quando si tratta di numeri piccoli, possiamo consultare il dizionario dei simboli nel quale descrivo in ordine alfabetico i numeri dallo 0 al 13. Nel caso di numeri più complessi, si cercherà di valutare se non facciano riferimento ad un’età, ad un anno particolare nel quale il sognatore ha vissuto un’esperienza importante cui il sogno fa riferimento. Ad esempio, il numero 15 potrebbe far riferimento al quindicesimo anno di età del sognatore e quindi gli chiederemo cosa ricorda di tale anno della sua vita...  
A volte il numero è "mascherato" ... 

Comentários

  1. Numeri

    I numeri non sono semplicemente quantitativi, ma esprimono simbolicamente delle qualità, delle idee. I numeri dispari sono visti come maschili
    attivi, quelli pari come femminili passivi. Se compaiono dei numeri nei sogni, richiederemo le associazioni al sognatore: cosa gli fa venire in mente
    quel dato numero?

    Quando si tratta di numeri piccoli, possiamo avvalerci
    di questo dizionario dei simboli che riporta in ordine alfabetico i numeri
    dallo 0 al 13.

    Ad esempio, secondo Freud, il numero cinque indica la mano, quindi la masturbazione, il numero tre allude all’organo sessuale maschile. Ma i piccoli numeri possono anche riferirsi al numero dei fratelli (e quindi al rapporto con loro, a gelosie fraterne ecc.).
    Nel caso di numeri più complessi, si cercherà di valutare se non facciano
    riferimento ad un’età, ad un anno particolare nel quale il sognatore ha vissuto un’esperienza importante cui il sogno fa riferimento.

    Oppure al un numero civico della casa in cui abbiamo abitato in un dato momento della
    vita.

    Ad esempio, il numero 15 potrebbe far riferimento al quindicesimo
    anno di età del sognatore e quindi gli chiederemo cosa ricorda di tale anno
    della sua vita: può essere che un problema da lui vissuto in quel periodo
    stia per ripresentarsi. Il numero 83 potrebbe segnalare l’anno 1983 e quindi
    di nuovo chiederemo al soggetto quali avvenimenti hanno caratterizzato
    tale periodo.


    Riguardo al numero 40, ricordiamo che durante la quarantena le navi
    venivano tenute isolate per 40 giorni. Questo numero indica una prova, un
    pericolo, un’attesa. Anche la quaresima dura 40 giorni. Ma dobbiamo dare
    la prevalenza alle associazioni del sognatore.
    A volte il numero è «mascherato», cioè si può trova re una soluzione dividendo a metà il numero del sogno o scomponendo le cifre. Un soggetto
    da me studiato sognò il numero 138 che non gli faceva venire in mente
    nulla. Ma gli feci osservare che tale numero è costituito da 69+69, si trattava quindi di un sogno collegato con le questioni sessuali, come del resto
    emergeva da altri particolari.
    Aeppli riferisce che un uomo sognò il numero 934, in un primo tempo
    refrattario a qualsiasi interpretazione. Il sognatore poi ricordò che 9,34 era
    l’orario di partenza del treno che aveva preso tempo prima per recarsi ad
    un colloquio di lavoro. Non aveva più ricevuto risposta, per cui considerava persa la possibilità di essere assunto.

    Due giorni dopo il sogno gli arrivò
    una lettera e lui prese il treno delle 9,34 e iniziò un nuovo lavoro.

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