Non si tratta solo di essere fisicamente presenti, ma di partecipare attivamente, con cuore e mente aperti.
In un mondo che ci spinge all'individualismo, la Loggia è un'oasi di fratellanza, un luogo dove possiamo crescere insieme. Il nostro rituale, vissuto con serietà ma in un'atmosfera di convivialità, ci permette di costruire legami autentici e di sostenere il nostro cammino iniziatico.
Certo, la vita moderna ci pone di fronte a molteplici impegni, ma dove collochiamo la Loggia nella nostra scala di valori? È un dovere o un'opportunità di crescita interiore?
Ricordiamoci che la nostra presenza è un dono, un atto di amore fraterno che arricchisce sia noi stessi che la Loggia.
Se per gli Apprendisti la presenza è un obbligo, per i Maestri dovrebbe essere una scelta consapevole, un desiderio di condividere e di crescere insieme.
Cerchiamo di superare la logica del "minimo indispensabile" e di riscoprire la gioia di partecipare attivamente alla vita della nostra Loggia.
Fratelli, vi invito a riflettere: dove collochiamo la Loggia e i nostri Fratelli nel nostro cuore?
La risposta a questa domanda determinerà la profondità della nostra esperienza massonica e il nostro contributo al bene comune.
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